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Giulia Giovani - Francesco Lora Tomo I: CXX, 358 pp.; 21 x 14,8 cm Giacomo Antonio Perti (Bologna 1661 - ivi 1756) fu compositore ammirato e influente, attivo in ogni genere musicale in voga nell’Età moderna: lo accompagnò la fama di essere l’unico operista a non aver mai subito un fiasco, e fu contrappuntista sommo nel versante sacro nonché maestro – tra gli altri – di Giuseppe Torelli e Giambattista Martini. Ricordato in particolare come maestro di cappella nella Basilica bolognese di S. Petronio, fu tra i compositori favoriti degli imperatori Leopoldo I e Carlo VI d’Asburgo, del papa Benedetto XIV, del principe Ferdinando de’ Medici e della duchessa Aurora Sanseverino. Si allontanò di rado da Bologna e conobbe il mondo tramite migliaia di lettere scambiate con personaggi d'ogni estrazione e provenienza. Tali corrispondenze, che datano tra gli anni Ottanta del Seicento e la metà del Settecento, furono da lui stesso affidate a Martini e testimoniano la fitta rete di relazioni coltivate nell’arco di una vita. L’edizione delle corrispondenze pertiane, qui presentata, è attesa da tempo: essa permette di apprezzare le singole lettere in un contesto ampio e di mettere in luce rapporti artistici o d’altro segno, fondamentali per la ricostruzione di un vivido contesto dal respiro europeo. Giacomo Antonio Perti: corrispondenze dall’Europa è distinto in due tomi. Il primo comprende le corrispondenze che datano dal 1681 al 1703, il secondo quelle che datano dal 1704 al 1750. Corredano l’edizione tre saggi introduttivi sulla biografia del compositore, sulle sue corrispondenze e sui documenti che hanno costituito la base dell’edizione. L’edizione è corredata dall’indice dei corrispondenti e dei luoghi d’invio delle lettere, nonché dall’indice di tutti i nomi citati nelle corrispondenze. Giulia Giovani è laureata in DAMS nell’Università di Roma ‘Tor Vergata’, addottorata in Storia, scienze e tecniche della musica nello stesso ateneo. È professoressa associata in Musicologia e Storia della musica all’Università degli studi di Siena. Studiosa di musicale vocale italiana tra Sei e Settecento, di editoria musicale, di collezionismo musicale tra Seicento e Ottocento, ha dedicato a questi temi numerosi saggi in volumi e riviste di riferimento. È curatrice di edizioni critiche di musiche e testi, e di due monografie: «Col suggello delle pubbliche stampe». Storia editoriale della cantata da camera (Roma, SEdM, 2017) e Tra Napoli e Parigi. Storie di una migrazione libraria (Lucca, LIM, 2021). Francesco Lora è laureato in DAMS nell’Università di Bologna, addottorato in Musicologia e beni musicali nello stesso ateneo. Le sue ricerche vertono in prevalenza sull’edizione critica di lavori operistici, oratoriali, sacri e strumentali, sulla drammaturgia dell’opera e dell’oratorio, la prassi liturgica e la musica sacra di Stato, la vocalità e il mestiere del cantante, la conservazione e la catalogazione delle fonti, con particolare riferimento al contesto padano e toscano del Sei-Settecento. Nel 2020 la Fondazione Levi di Venezia gli ha conferito il Premio “Pier Luigi Gaiatto”. Tra le sue pubblicazioni di soggetto pertiano vi sono l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medici (Bologna, Ut Orpheus, 2010-11) e la monografia Nel teatro del Principe (Bologna, Albisani - Torino, De Sono, 2016). |
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ISBN: 978-88-85780-18-7
Edizione a stampa (distribuzione: www.liberdomus.it)
ISBN: 978-88-85780-20-0
Prezzo: 80 € (due tomi)