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«Quella fiamma di fede e di passione». Lettere di Marco Enrico Bossi a Giovanni Tebaldini (Saggi, 10) XXXII, 212 pp.; 21 x 15 cm Fede, entusiasmo e passione, sono le qualità che Marco Enrico Bossi riconosce ad uno dei tanti lavori musicologici di Giovanni Tebaldini. Non era uomo di facili complimenti Bossi: intransigente e severo nella professione quanto cordiale e affettuoso con l’amata famiglia e gli amici. Il legame tra i due musicisti - che a ragione si possono ascrivere tra gli alfieri italiani della riforma propugnata dal Movimento Ceciliano - si era stabilito negli anni di studio al Conservatorio di Milano. Quando cioè chi desiderava suonare la musica di Bach, doveva “battagliare” (così scrive Tebaldini) per ottenere uno strumento affrancato dai modelli in voga a quel tempo, idonei a un repertorio cesellato dai modelli teatrali. La corrispondenza tra Bossi e Tebaldini scandisce un’epoca di radicali trasformazioni stilistiche in cui essi “battagliarono” in prima linea per far trionfare la riforma della musica sacra, per innalzare il livello dell’arte italiana, per educare gli studenti dei Conservatori ai saldi principi della tradizione musicale e della cultura, manifestati con «tenacia [di] propositi ispirati dal puro fervore per l’arte nelle sue manifestazioni più nobili».
Anna Maria Novelli (San Benedetto del Tronto, 1942- ivi, 2019) è stata docente, ricercatrice di storia locale, coordinatrice di “Laboratori di creatività iconico-linguistica” in applicazione dei metodi dell’artista e designer Bruno Munari e dello scrittore Gianni Rodari. Ha collaborato a periodici di pedagogia, poesia e arti visive, musicologia, cultura varia. Nipote del musicista e musicologo Giovanni Tebaldini, ha fondato e diretto il Centro Studi e Ricerche a lui intitolato, gestito il sito in progress www.tebaldini.it, partecipato all’organizzazione di manifestazioni sul nonno, tenuto relazioni in convegni, seguito la realizzazione di edizioni e tesi di laurea. Ha fatto parte della giuria del Premio “Pier Luigi Gaiatto”. Con il marito Luciano Marucci (critico d’arte) ha condotto inchieste tra arte e sociologia e ha pubblicato libri. Fino alla sua scomparsa ha scritto per “Juliet” art magazine (a stampa e online) e ha operato per le edizioni di carteggi epistolari tra G. Tebaldini e musicisti dell’Ottocento e Novecento. Per approfondimenti consultare la sezione “Area Novelli/Anna Maria” del sito www.lucianomarucci.it. Mariateresa Storino, dottore di ricerca, è docente di Storia della musica nel Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e collabora con la Fondazione Istituto Liszt di Bologna. Si dedica in particolare alla ricerca su aspetti inediti dell’opera e della biografia di Liszt, sull’estetica della musica romantica e sulle compositrici dell’Ottocento. Ha pubblicato numerosi saggi su riviste specialistiche e volumi miscellanei e ha partecipato a conferenze nazionali e internazionali su temi che spaziano dalla musicologia storica alla psicologia della musica. Vincitrice del Premio Liszt (1999) e del Premio “Psicologia e Musica” (2008), tra le sue pubblicazioni si segnalano le due monografie Franz Liszt. Sonata in si minore (Albisani 2009), Liszt a Pisa. Alle radici del recital pianistico tra suggestioni pittoriche e letterarie (Pisa University Press 2018), e la miscellanea Franz Liszt e Jessie Taylor Laussot Hillebrand: un capitolo inedito della storia musicale dell’Ottocento (LIM 2016). https://mariateresastorino.academia.edu/ |
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