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«Sonate per il violino», 1651 (Musica strumentale, 20) 29,7 x 21 cm; XXIV, 38 pp. Il Plan 414 è un manoscritto di circa cento «Sonate per il violino», redatto nel 1651 e destinato all'uso del nobile jesino Tommaso Colini. L'opera è custodita nella Biblioteca Planettiana di Jesi ed è costituita, per lo più, da brevi danze la cui destinazione violinistica è significativa nel precisare una nuova strada di modernità che, in quegli anni, era stata decretata dal notevole interesse riscosso dal violino. Tra tutte le composizioni che vi sono contenute, alcune suscitano particolare interesse, come: Se per donna mortale, la Marchetta, Alta Vittoria, le forme arcaiche di tarantella e, soprattutto, il Ballo del Duca d'Oria ed il Ballo del Duca D’Osona, la cui unica attestazione sembra, al momento, essere circoscrivibile a Jesi. La raccolta, che è realizzata su pentagramma, esibisce con chiarezza un intero repertorio della cultura musicale dell'epoca e si può affermare che nasca da intenti didattici, probabilmente legati non solo allo studio della musica, ma anche a quello delle pratiche cinetiche di ostensione. Fabrizio Longo, lureato in Lettere e diplomato in Violino col massimo dei voti, si è dedicato al violino storico approfondendone il repertorio e le problematiche interpretative a Roma e Piacenza con Enrico Gatti e a Bologna presso l'Accademia Filarmonica, con Luigi Rovighi. Ha pubblicato saggi, voci, articoli ed edizioni critiche relativi alla musica del Sei e Settecento per diverse case editrici, tra le quali Di Nicolò Libri, SMSP, Walhall, Ut Orpheus, Arcana, Dramaturgias, Ambronay’s, ETS, Il Poligrafo e Treccani ed ha inciso per vari editori, tra cui: SMSP, MTV, Teatro di Messina, Radio Classic, Ambronay’s, Tactus ed IBA Israeli radio. Vincitore di concorsi e rassegne internazionali, suona con strumenti antichi nella condizione originale o con copie di esemplari musealizzati, esibendosi da solista e in ensembles come Opera Qvinta, Cappella Mediterranea, Orchestra Barocca de Nice, Orchestra Barocca di Bologna, Ensemble Phoenix e Modo Antiquo. Collabora con il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e con il Dipartimento di musica antica del Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna. |
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