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Giovanni Bononcini (Musica strumentale, 19) 29,7 x 21 cm; XX, 10 pp. Giovanni Bononcini (1670-1747) fu non solo un celebre compositore di musica vocale, ma anche uno dei più illustri virtuosi di violoncello del XVIII secolo. La sua abilità come esecutore venne ammirata nel corso della sua lunga carriera: Nicola Haym, che aveva suonato con lui a Roma, lo definì «senza dubbio il migliore» fra i violoncellisti. Nel 1716 Johann Ernst Galliard equiparava la maestria al violoncello di Bononcini alle sue qualità di compositore di cantate: «Negli ultimi anni, Aless. Scarlatti e Bononcini hanno portato la cantata al livello attuale; Bononcini per merito del suo stile piacevole e accessibile, e alle squisite invenzioni dei suoi bassi (alle quali è pervenuto grazie a uno strumento nel quale eccelle)». Michel Corrette in apertura del suo metodo per violoncello stampato a Parigi nel 1741 fece di Bononcini addirittura l’inventore del «violoncello degli Italiani». A dispetto di un’attività così ampia e prestigiosa, il repertorio violoncellistico attribuito a Giovanni Bononcini comprendeva finora un’unica sonata. Le due Sinfonie per violoncello presentate per la prima volta in questa edizione critica costituiscono dunque un’aggiunta di fondamentale importanza al catalogo della musica strumentale del musicista. Inclusi in un manoscritto di provenienza napoletana, questi due brevi lavori risalgono molto probabilmente agli anni 1696-97, quando Bononcini entrò in contatto con l’ambiente musicale napoletano per la produzione dell’opera Il trionfo di Camilla. Le Sinfonie si presentano divise in quattro movimenti e mostrano sia l’avanzata tecnica violoncellistica che la cantabilità galante tipiche dello stile di Bononcini. Guido Olivieri è docente di musicologia presso la University of Texas, Austin (USA) e direttore dell’ensemble universitario di musica antica “Austinato”. Esperto di musica strumentale del XVII e XVIII secolo, la sua ricerca si è concentrata sulla circolazione della musica e dei musicisti in Europa, riscoprendo, in particolare, lo sviluppo della sonata per archi a Napoli. Questa ricerca - condotta prevalentemente su fonti archivistiche - e la collaborazione con musicisti ed ensembles specializzati nella musica antica hanno contribuito significativamente alla riscoperta e al rinnovato interesse per la musica strumentale napoletana. Ha curato il volume Arcomelo 2013. Studi in occasione del terzo centenario della nascita di Arcangelo Corelli (Lucca, LIM, 2015) e collaborato all’edizione critica di A. Corelli, Le sonate da camera di Assisi (Lucca, LIM, 2015). Ha contribuito al New Grove Dictionary of Music, MGG e al Dizionario Biografico degli Italiani e pubblicato saggi in volumi collettivi e riviste musicologiche su aspetti relativi alla prassi esecutiva, al mecenatismo musicale e alla ricostruzione dei rapporti musicali e culturali fra Napoli e le altre capitali europee. Ha in preparazione, in collaborazione con Federico Gon, la prima edizione critica de Il matrimonio segreto di D. Cimarosa per Bärenreiter. |
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