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Diego Zucchinetti (Musica Strumentale, 16) XXII, 92 pp.; 21 x 29 cm Le Tre sonate per cembalo o pianoforte con violino o flauto di Diego Zucchinetti appartengono al genere – assai diffuso nella seconda metà del Settecento – della sonata per tastiera accompagnata da uno strumento melodico. L’autore, uscito dal Conservatorio napoletano della Pietà de’ Turchini, pubblicò a Napoli queste sonate intorno al 1794 presso Marescalchi; l’editore parigino Nadermann le ristampò qualche anno dopo. Tutte e tre in tre movimenti, si collocano in una cospicua tradizione di musiche destinate al cembalo o fortepiano con violino o flauto e mostrano un’equilibrata distribuzione del materiale musicale fra i due strumenti, tanto da potersi considerare per certi aspetti un vero e proprio duo. Elementi teatrali e cantabilità melodica legano al contesto napoletano queste sonate, gradevole esempio del repertorio strumentale italiano di fine Settecento. Ivano Bettin (Monza 1978) si è laureato nel 2004 in Lettere moderne all’Università degli Studi di Milano, e ha in seguito conseguito il dottorato di ricerca in Storia e critica dei beni artistici e ambientali, curriculum musicologico presso il medesimo ateneo. Attualmente svolge un’intensa attività di ricercatore occupandosi prevalentemente del patrimonio musicale italiano tra Cinquecento e Settecento. È intervenuto a diversi convegni internazionali e ha al suo attivo un importante numero di scritti e di edizioni musicali pubblicati da diverse case editrici tra cui LIM, Led, Ets, Carrara e Centro Studi Antoniani, nonché articoli di storia locale su riviste specializzate (Archivi di Lecco e della Provincia, Aurea Parma, Canturium). È membro del comitato editoriale della collana «Le musiche della Cappella del Duomo di Milano» edita da Carrara. È iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti ed è editor nella divisione musica classica di Hal Leonard MGB-Ricordi. Jacopo Columbro, nato a Cremona, ha iniziato gli studi musicali sotto la guida del padre e li ha proseguiti presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano diplomandosi in Violino con F. Luciani e in Composizione col massimo dei voti sotto la guida di S. Gorli e di G. Manca. Accanto all’attività concertistica in Italia e all’estero (Valencia-Palau de les Arts, Madrid- Auditorio Nacional), ha approfondito l’interesse per la musica antica dedicandosi allo studio del violino barocco prima con M. Cadossi e poi all’Universität der Künste di Berlino con I. Huntgeburth. La musica italiana del XVII e XVIII è da sempre stata parte integrante della sua formazione musicale e la riscoperta e riproposizione della musica dimenticata del passato sono costante argomento della sua attività di ricerca. Si è dedicato alla trascrizione di manoscritti musicali inediti del Seicento e Settecento, ha collaborato alla trascrizione informatica dell’opera omnia di Lodovico Grossi da Viadana, ha partecipato alla prima esecuzione moderna dell’oratorio La Susanna di G. Gazzaniga (Festival Lodoviciano) e alla registrazione dell’Officium Defunctorum di L. da Viadana per l’etichetta Tactus. È docente di violino ed educazione musicale presso scuole statali a Berlino. |
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