Giovanni Morandi Gran Raccolta di Sonate per organo (1823-24) a cura di Gabriele Moroni (Musica Strumentale, 13)
XXXII, 108 pp.; 29,7 x 21 cm Introduzione e apparato critico in italiano e inglese
Giovanni Morandi (Pergola 1777 – Senigallia 1856) fu maestro di cappella, insegnante di canto e compositore, conosciuto soprattutto come autore di musica vocale sacra e per organo. Strinse rapporti di amicizia con compositori (Rossini tra questi), cantanti, librettisti e impresari. La diffusione delle sue musiche fu garantita da diversi editori, tra i quali Cipriani e in particolare Ricordi; assieme a padre Davide da Bergamo può considerarsi la figura più rappresentativa nella musica per organo italiana della prima metà dell’Ottocento. Vedi https://giovannimorandiorgano.wordpress.com/author/gmdasenigallia/
La Gran Raccolta di Sonate, che comprende 18 composizioni divise in 6 fascicoli, è la più ampia silloge affidata alle stampe da Giovanni Morandi nella sua quarantennale attività di compositore per organo. Stampata da Cipriani di Firenze nel 1823-24, nei primi 5 fascicoli organizza le sonate nella successione Offertorio – Elevazione – Post Comunio, mentre nell'ultimo comprende una Pastorale e due pezzi senza titolo. L'importanza della Raccolta risiede principalmente nella qualità artistica dei pezzi, caratterizzati da grande freschezza di idee e salda struttura formale, e nello stile di scrittura, che ridimensiona l’immagine diffusa e unilaterale di Giovanni Morandi come autore strettamente legato al linguaggio teatrale. Il lavoro di revisione, che ha affrontato un’edizione caratterizzata da errori numerosi e talora vistosi, e le indicazioni sull’esecuzione proposte nell’edizione critica, si sono basati sull’analisi interna dei pezzi e sull’esame sistematico degli autografi.
Gabriele Moroni si è laureato all’Università di Urbino in Lettere moderne e diplomato presso il Conservatorio di Parma in Organo e composizione organistica; ha inoltre studiato Pianoforte, Composizione e Musica elettronica. Attivo ormai da 30 anni come critico discografico, ha scritto oltre 1000 recensioni. Le sue ricerche hanno riguardato le fonti musicali, il teatro musicale, la musica per organo e il repertorio contemporaneo; ha diretto progetti volti a individuare nuovi archivi musicali nelle Marche, e contribuito alla riscoperta di Giovanni Morandi. Tra le pubblicazioni, La musica negli archivi e nelle biblioteche delle Marche (1996); Teatro in musica a Senigallia. Repertorio degli spettacoli 1752-1860 (2001); Due maestri italiani del Novecento: Franco Donatoni e Francesco Pennisi (2002, curatela); Giovanni Morandi, Opere per organo a 4 mani. Edizione critica (2005); Teatro, strumenti e musica nella «Gazzetta di Pesaro» (2010); Alcune osservazioni sui cantanti nelle opere di Giordani (2013); La censura sulle opere di Verdi (2015). È stato per nove anni presidente dell’Associazione marchigiana per la ricerca e valorizzazione delle fonti musicali; è docente di Storia della musica presso il Conservatorio di Pesaro.
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